RICETTA DELLO STOCCAFISSO ALLA GARIBALDINA
CURIOSITA’ su Giuseppa Garibaldi
Baccala’ alla garibaldina, piatto della cucina marinara tradizionale ligure
Stoccafisso ligure alla garibaldina, un piatto marinaro preferito da Giuseppe Garibaldi.
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STOCCAFISSO ALLA GARIBALDINA
Il piatto preferito di Giuseppe Garibaldi era pane e formaggio pecorino, in stagione accompagnato da una manciata di fave fresche.
Gradiva molto anche il baccalà o lo stoccafisso, cibi marinari per eccellenza.
La sua ultima moglie, Francesca Armosino, tra le tante elaborò la ricetta dello stoccafisso alla garibaldina.
Baccalà con olive nere, pancetta e acciughe salate
(STOCKFISH AT GARIBALDINA
Giuseppe Garibaldi’s favorite dish was pecorino bread and cheese, in season accompanied by a handful of fresh broad beans.
He also liked very much cod or stockfish, sea food par excellence.
His last wife, Francesca Armosino, among many others worked out the recipe for garibaldina stockfish.
Cod with black olives, bacon and salted anchovies)
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Ricetta stoccafisso alla garibaldina
Testo tratto dal volume Garibaldi a tavola di Clelia Gonella
(Garbaldina stockfish recipe
Text taken from the volume Garibaldi a tavola by Clelia Gonella)
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LA VERA STORIA MILITARE – DI GUERRA, BATTAGLIE, CONQUISTE E INTRIGHI POLITICI
(THE TRUE MILITARY STORY – OF WAR, BATTLES, CONQUESTS AND POLITICAL INTRIGUES.)
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Giuseppe Garibaldi
(Giuseppe Garibaldi
Giuseppe Garibaldi was an Italian general, patriot, leader and writer. Relevant figure of the Italian Risorgimento, he was one of the most famous Italian historical figures in the world.Born on July 4, 1807 in Nice, France.)
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L’impresa dei Mille fu uno degli episodi cruciali del Risorgimento.
Avvenne nel 1860 quando un migliaio di volontari, al comando di Giuseppe Garibaldi, partì nella notte tra il 5 e il 6 maggio da Quarto (nei pressi di Genova, nel territorio del Regno di Sardegna) alla volta della Sicilia, nel Regno delle Due Sicilie.
(The feat of the Thousand was one of the crucial episodes of the Risorgimento.
It happened in 1860 when a thousand volunteers, under the command of Giuseppe Garibaldi, left on the night between 5 and 6 May from Quarto (near Genoa, in the territory of the Kingdom of Sardinia) to Sicily, in the Kingdom of the Two Sicilies .)
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SardegnaCultura
La Maddalena-Caprera, Compendio Garibaldino di Caprera
Tipologia: Storia
Informazioni
Indirizzo: Isola di Caprera, s.n.c. – 07024 La Maddalena
Tel. +39 0789 727162 – +39 0789 726015
Ente titolare: Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo
Ente gestore: Polo Museale della Sardegna
Orari:
L’orario di accesso è stabilito mensilmente.
Chiusure speciali: 25 dicembre, 1 gennaio.
Biglietto:
Intero – euro 7,00 – adulti oltre 25 anni
Ridotto – euro 3,50 – adulti tra i 18 anni e i 25 anni non compiuti
Cumulativo intero – euro 11,00 – visita al Compendio Garibaldino e Memoriale Giuseppe Garibaldi
Cumulativo ridotto – euro 5,50 – visita al Compendio Garibaldino e Memoriale Giuseppe Garibaldi
Gratuito – minori sino ai 18 anni e, per tutti, ogni prima domenica dei mesi da Ottobre a Marzo
Limitazioni: l’accesso al Compendio è possibile solo con l’accompagnamento del personale di vigilanza, preposto alla sicurezza del sito, incaricato di fornire le informazioni essenziali e di indicare ai visitatori i tempi e le modalità del percorso. L’ingresso è contingentato in gruppi di 20 persone per volta, con cadenza di accesso ogni 10 minuti ca. Per motivi di sicurezza, è vietato introdurre e depositare: borse e zaini eccessivamente voluminosi, animali, ombrelli, bastoni, caschi, viveri, lattine, bottiglie ed oggetti simili. È vietato, inoltre, mangiare all’interno del Compendio. È obbligo, durante la visita, che i telefonini cellulari siano tenuti spenti.
Il museo
Il museo Garibaldino è composto dall’insieme degli edifici e dei cimeli appartenuti all’eroe. Al suo interno possiamo ammirare le armi, i vessilli, la carrozzella del generale e l’arredamento originale. Molto interessanti alcuni dipinti e la stanza in cui è morto Garibaldi arredata con il letto rivolto verso la Corsica e l’orologio di fabbricazione inglese fermo all’ora del decesso, le 18.20.
Giuseppe Garibaldi approdò a Caprera per la prima volta il 25 settembre del 1849, in seguito al suo arresto si era deciso di mandarlo in esilio a Tunisi.
Il Bey non era propenso ad accoglierlo e quindi alla nave incaricata di trasportarlo, venne ordinato di trasportarlo sull’isola di La Maddalena. La nave era comandata dal maddalenino Francesco Millelire.
Sulla nave, ad assistere il generale, vi era il suo compagno fedele Giovanni Battista Culiolo chiamato “Leggero”, anch’egli maddalenino, che lo aveva seguito in tutti i suoi viaggi e lo aveva confortato dopo la morte della sua amata Anita.
I maddalenini accorsero numerosi all’arrivo di Garibaldi, tutti quanti volevano conoscere Leggero, personaggio divenuto famoso per le sue gesta. Il generale era circondato da altri maddalenini come Giacomo Fiorentino e Antonio Susini che lo servirono fedelmente.
Dedicò il primo giorno alla conoscenza delle famiglie dei suoi fidi e i successivi alla conoscenza di una famiglia in particolare, quella dei Susini, alla quale restò particolarmente legato. In quei giorni Garibaldi durante una battuta di pesca salvò la vita a un bambino e tre uomini che si erano rovesciati con la barca; per ricordare tale evento venne esposta una targa sulla facciata della casetta di Barabò, ancora oggi visibile.
Durante il mese di soggiorno ebbe modo di conoscere ed apprezzare gli abitanti di La Maddalena, gente a cui presto si sarebbe unito. Prima di lasciare l’isola ed approdare in esilio a Tangeri scrisse al sindaco Nicolò Susini una lettera di ringraziamento e gratitudine all’intera popolazione.
Innamorato della Sardegna decise di acquistarvi un terreno: la scelta cadde sull’isola di Caprera. Acquistò una vecchia casa da un pastore e con l’aiuto del figlio la ristrutturò. Si recò poi a Londra per acquistare una barca e convincere la sua fidanzata Emma a seguirlo a Caprera; non riuscì nell’intento e in ricordo del mancato fidanzamento battezzò la sua barca col nome Emma.
Inizialmente si dedicò al commercio tra Nizza e Genova. Nel 1857 la sua Emma, carica di calce, ferro e legname, naufragò vicino a Caprera; decise allora di abbandonare definitivamente il mare per dedicarsi all’agricoltura. Costituì così una comunità di pastori e amici e la sua casa venne ingrandita. Garibaldi divenne presto il signore di Caprera, numerosi emissari e persone influenti si recavano nell’isola per visite di cortesia e consigli.
Senza nessun riconoscimento e nessuna ricompensa, dopo aver dedicato la vita alla patria, visse gli ultimi anni in assoluta povertà, circondato dall’affetto della sua compagna Francesca Armosino, fino al 1882, anno in cui il generale si spense.
Perché è importante visitarlo
Museo famosissimo, meta annua di innumerevoli visitatori, è la casa-museo dell’eroe dei due mondi: all’interno si trovano tutti i cimeli dell’eroe ed all’esterno si può visitare la sua tomba ed il suo busto in marmo bianco, realizzato nel 1883 dallo scultore Luigi Bistolfi.
Servizi
Accessibilità fisica facilitata per visitatori con esigenze specifiche, laboratori didattico-educativi, visite guidate.
Il percorso praticabile per i disabili comprende: tutte le stanze della Casa bianca e il piccolo cimitero della famiglia Garibaldi. La visita guidata è compresa nel prezzo del biglietto.